Come aprire un moderno studio odontoiatrico - Odontoiatria Italia

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Come aprire un moderno studio odontoiatrico

Per aprire uno studio odontoiatrico  all’avanguardia, è necessario seguire alcuni passaggi che riguardano sia  gli aspetti professionali che quelli burocratici, strutturali e  organizzativi.
Alcuni di questi passaggi sono:

  • Sottoscrivere una polizza assicurativa RC professionale, aprire una P.IVA o una società e una posizione previdenziale all’ENPAM.
  • Richiedere l’autorizzazione sanitaria alla Regione di competenza,  rispettando i requisiti minimi di qualità e sicurezza per le strutture  sanitarie odontostomatologiche.
  • Individuare un locale idoneo, adeguato alle norme  igienico-sanitarie, di sicurezza e di accessibilità per i portatori di  handicap.
  • Allestire il locale con le attrezzature e le tecnologie necessarie  per l’esercizio della professione, tenendo conto delle esigenze  funzionali e dello stile desiderato.
  • Rispettare le norme relative alla pubblicità sanitaria e alle targhe, evitando messaggi ingannevoli o non veritieri.
  • Curare gli aspetti gestionali, economici e fiscali dello studio, avvalendosi di consulenti qualificati se necessario.

Se si vuole aprire uno studio odontoiatrico all’avanguardia, è anche importante tenersi aggiornati sulle novità del settore, investire nella  formazione continua e nella qualità del servizio offerto ai pazienti.  Inoltre, è consigliabile adottare strategie di marketing e comunicazione  efficaci per farsi conoscere e fidelizzare la clientela.


COSTI DI APERTURA

I costi di apertura e gestione di uno  studio odontoiatrico dipendono da molti fattori, tra cui la dimensione,  la posizione, l’arredamento, le attrezzature, il personale e i servizi  offerti. Tuttavia, possiamo provare a fare una stima approssimativa, i costi iniziali riguardano principalmente:

  • L’affitto o l’acquisto di un locale idoneo, che può variare da  qualche migliaio a qualche decina di migliaia di euro a seconda della  zona e della metratura.
  • L’allestimento del locale con le infrastrutture necessarie, come  impianti elettrici, idraulici, di climatizzazione e di sicurezza, che  possono costare tra i 10.000 e i 30.000 euro circa.
  • L’acquisto delle attrezzature e delle tecnologie per l’esercizio  della professione, come riuniti, radiografici, manipoli, sterilizzatori,  software gestionali, che possono avere un costo complessivo tra i  50.000 e i 100.000 euro circa.
  • La sottoscrizione di una polizza assicurativa RC professionale, che può avere un costo annuale tra i 1.000 e i 2.000 euro circa.
  • L’apertura di una partita IVA o di una società, che comporta il pagamento di imposte e tasse varie.
  • La richiesta dell’autorizzazione sanitaria alla Regione di  competenza, che può avere un costo variabile a seconda delle normative  regionali.
  • Le consulenze iniziali per la gestione amministrativa, fiscale e  legale dello studio, che possono avere un costo tra i 2.000 e i 5.000  euro circa.

    I costi di gestione riguardano principalmente:
    • Il canone di affitto o il mutuo del locale, che può variare da  qualche centinaio a qualche migliaio di euro al mese a seconda della  zona e della metratura.
    • Le utenze di base come elettricità, telefono, internet e acqua, che possono avere un costo tra i 300 e i 500 euro al mese circa.
    • Il personale dipendente o collaboratore, come receptionist,  segretari, igienisti o altri odontoiatri, che possono avere un costo tra  i 1.500 e i 3.000 euro al mese circa a seconda del numero e della  qualifica.
    • Il materiale di consumo e di ricambio per le prestazioni  odontoiatriche, che può avere un costo tra i 500 e i 1.000 euro al mese  circa a seconda del volume di lavoro.
    • La manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature e delle  infrastrutture, che può avere un costo tra i 200 e i 500 euro al mese  circa a seconda delle necessità.
    • Le spese fiscali e previdenziali relative alla partita IVA o alla  società, che possono variare a seconda del regime fiscale scelto e del  fatturato realizzato.
    • Le spese per il marketing e la comunicazione dello studio, che  possono avere un costo tra i 200 e i 500 euro al mese circa a seconda  delle strategie adottate.

      In conclusione, possiamo dire che aprire uno studio odontoiatrico  richiede un investimento iniziale tra i 100.000 e i 200.000 euro circa e  comporta dei costi di gestione tra i 5.000 e i 10.000 euro al mese  circa. Ovviamente queste cifre sono indicative e possono variare molto a  seconda delle scelte personali del professionista e delle condizioni  del mercato.


      RIENTRARE NELL'INVESTIMENTO INIZIALE

      Per rientrare nell’investimento iniziale, è  necessario avere una buona pianificazione finanziaria e una gestione  efficace dello studio odontoiatrico. Alcuni consigli che possono aiutare sono:

      • Stilare un business plan che preveda le previsioni di ricavi e  costi, le strategie di marketing e comunicazione, gli obiettivi da  raggiungere e le risorse da impiegare.
      • Monitorare periodicamente i risultati economici e finanziari dello  studio, confrontandoli con il budget previsto e individuando eventuali  scostamenti o criticità da correggere.
      • Ottimizzare i costi di gestione, riducendo le spese superflue o non  necessarie, negoziando i prezzi con i fornitori, utilizzando software  gestionali che semplifichino le attività amministrative e contabili.
      • Aumentare il fatturato, offrendo prestazioni di qualità e  personalizzate, fidelizzando i pazienti esistenti e attrarrendo nuovi  pazienti con azioni di marketing mirate e differenziate.
      • Sfruttare al meglio gli investimenti effettuati, utilizzando le  attrezzature e le tecnologie acquistate, applicando le conoscenze e le  competenze acquisite con la formazione continua, ricomprendendo i costi  degli investimenti nelle tariffe delle prestazioni.
      • Approfittare delle agevolazioni fiscali e contributive previste per  gli investimenti in beni strumentali o per la formazione professionale,  che consentono di ridurre il reddito imponibile e quindi le imposte e i  contributi da pagare.

      In generale, il tempo necessario per rientrare nell’investimento  iniziale dipende dal rapporto tra il costo dell’investimento e il  rendimento che esso produce. Più alto è il costo dell’investimento, più  tempo ci vorrà per ammortizzarlo. Più alto è il rendimento  dell’investimento, più velocemente si potrà recuperare il capitale investito. Pertanto, è importante valutare attentamente la convenienza di ogni investimento prima di effettuarlo, tenendo conto dei benefici  attesi e dei rischi possibili.


      BUSINESS PLAN

      Un business plan è un documento che  descrive in modo dettagliato il progetto di apertura e gestione di uno  studio odontoiatrico, analizzando gli aspetti strategici, operativi,  economici e finanziari. Il  business plan serve per pianificare le attività dello studio, valutare  la fattibilità e la convenienza dell’investimento, monitorare i  risultati e comunicare il progetto a potenziali partner, investitori o  finanziatori.

      Per fare un business plan per uno studio odontoiatrico, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:

      • Definire il concetto di business, cioè la visione, la missione, gli  obiettivi e i valori dello studio odontoiatrico, nonché i servizi  offerti e il target di riferimento.
      • Analizzare il mercato di riferimento, cioè il contesto in cui opera  lo studio odontoiatrico, le caratteristiche della domanda e  dell’offerta, le opportunità e le minacce, i punti di forza e di  debolezza, i fattori critici di successo e i vantaggi competitivi.
      • Scegliere la strategia di marketing e comunicazione, cioè le azioni  da intraprendere per farsi conoscere e apprezzare dai potenziali  pazienti, per differenziarsi dalla concorrenza, per creare valore e  soddisfazione per i pazienti, per fidelizzare la clientela e aumentare  il fatturato.
      • Organizzare la struttura operativa, cioè le risorse umane, materiali  e tecnologiche necessarie per lo svolgimento delle attività dello  studio odontoiatrico, le modalità di organizzazione del lavoro, i  processi e le procedure da seguire, gli standard di qualità e sicurezza  da rispettare.
      • Elaborare il piano economico-finanziario, cioè la stima dei costi e  dei ricavi previsti per lo studio odontoiatrico, il fabbisogno  finanziario iniziale e le fonti di finanziamento disponibili, gli  indicatori di redditività e di sostenibilità dell’investimento, il punto  di pareggio e il flusso di cassa.
      • Redigere il documento finale del business plan, cioè il documento  che riassume in modo chiaro e sintetico tutti gli elementi sopra  descritti, illustrando il progetto con dati, grafici, tabelle e  allegati. Il documento finale deve essere curato nella forma e nel  contenuto, in modo da essere efficace e persuasivo.

        Un business plan ben fatto può essere un valido strumento per aprire e  gestire uno studio odontoiatrico con successo. Tuttavia, è importante  aggiornare periodicamente il business plan in base all’evoluzione del  mercato e dei risultati ottenuti, verificando la coerenza tra le  previsioni e la realtà.


        ANALISI DI MERCATO

        Un’analisi  del mercato di riferimento è uno studio approfondito del contesto in  cui opera o intende operare uno studio odontoiatrico, al fine di  conoscere le caratteristiche, le esigenze, le preferenze e il  comportamento dei potenziali pazienti, nonché i punti di forza e di  debolezza dei concorrenti.

        Per fare un’analisi del mercato di riferimento, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:

        • Definire l’obiettivo dell’analisi, cioè il motivo per cui si vuole  studiare il mercato, le domande a cui si vuole rispondere e i risultati  che si vogliono ottenere.
        • Segmentare il mercato, cioè dividere il mercato in gruppi omogenei  di potenziali pazienti in base a criteri come l’età, il sesso, il  reddito, la zona geografica, il livello di istruzione, lo stile di vita,  le abitudini e le aspettative.
        • Scegliere il mercato di riferimento, cioè il segmento o i segmenti  di mercato a cui si vuole rivolgere lo studio odontoiatrico, valutando  la dimensione, la crescita, la redditività e l’accessibilità di ciascun  segmento.
        • Raccogliere i dati sul mercato, cioè le informazioni quantitative e  qualitative necessarie per descrivere e analizzare il mercato di  riferimento. I dati possono essere primari o secondari. I dati primari  sono quelli raccolti direttamente dal mercato tramite metodi come i  sondaggi, le interviste o i focus group. I dati secondari sono quelli  già esistenti e reperibili da fonti interne o esterne come le  statistiche ufficiali, le pubblicazioni specializzate o i siti web.
        • Analizzare i dati raccolti, cioè elaborare e interpretare i dati  tramite tecniche statistiche o qualitative per trarre delle conclusioni  sul mercato di riferimento. L’analisi deve evidenziare le opportunità e  le minacce che il mercato offre allo studio odontoiatrico, nonché i  fattori critici di successo e i vantaggi competitivi da sfruttare.
        • Utilizzare i dati raccolti, cioè trasformare le conclusioni  dell’analisi in azioni concrete per lo studio odontoiatrico. I dati  devono servire per definire la strategia di marketing e comunicazione  dello studio odontoiatrico, per posizionarsi nel mercato in modo  distintivo e attrattivo, per offrire prestazioni di qualità e  personalizzate ai pazienti, per fidelizzare la clientela e aumentare il  fatturato.

          Un’analisi del mercato di riferimento ben fatta può essere un valido  strumento per aprire e gestire uno studio odontoiatrico con successo.  Tuttavia, è importante aggiornare periodicamente l’analisi in base  all’evoluzione del mercato e dei risultati ottenuti, verificando la  coerenza tra le previsioni e la realtà.


          MONITORARE I RISULTATI ECONOMICI E FINANZIARI

          Per  monitorare i risultati economici e finanziari dello studio  odontoiatrico, è necessario utilizzare degli strumenti di controllo di  gestione che permettano di confrontare le previsioni con i dati reali e  di individuare eventuali scostamenti o anomalie.

          Tra gli strumenti di controllo di gestione più utilizzati per lo studio odontoiatrico, possiamo citare:

          • Il budget: è un documento che riporta le previsioni di ricavi e  costi per un determinato periodo di tempo, solitamente un anno. Il  budget serve per definire gli obiettivi economici e finanziari dello  studio odontoiatrico e per monitorare le prestazioni aziendali rispetto a  questi obiettivi. Il budget può essere suddiviso in budget operativo,  che riguarda le attività ordinarie dello studio, e budget finanziario,  che riguarda le entrate e le uscite di cassa.
          • Il conto economico: è un documento che riporta i ricavi e i costi  effettivamente realizzati in un determinato periodo di tempo,  solitamente un mese o un trimestre. Il conto economico serve per  misurare il risultato economico dello studio odontoiatrico e per  confrontarlo con il budget. Il conto economico può essere suddiviso in  conto economico operativo, che riguarda le attività ordinarie dello  studio, e conto economico straordinario, che riguarda le attività  eccezionali o non ricorrenti.
          • Lo stato patrimoniale: è un documento che riporta le attività e le  passività dello studio odontoiatrico in una data precisa, solitamente la  fine dell’anno. Lo stato patrimoniale serve per misurare il valore  dello studio odontoiatrico e per confrontarlo con il budget. Lo stato  patrimoniale può essere suddiviso in stato patrimoniale attivo, che  riguarda le attività dello studio, e stato patrimoniale passivo, che  riguarda le passività e il patrimonio netto dello studio.
          • Il rendiconto finanziario: è un documento che riporta i flussi di  cassa generati o assorbiti dalle attività operative, di investimento e  di finanziamento dello studio odontoiatrico in un determinato periodo di  tempo, solitamente un anno. Il rendiconto finanziario serve per  misurare la capacità dello studio odontoiatrico di generare liquidità e  per confrontarla con il budget. Il rendiconto finanziario può essere  suddiviso in rendiconto finanziario operativo, che riguarda i flussi di  cassa derivanti dalle attività ordinarie dello studio, rendiconto  finanziario di investimento, che riguarda i flussi di cassa derivanti dall’acquisto o dalla vendita di attività immobilizzate o finanziarie, e  rendiconto finanziario di finanziamento, che riguarda i flussi di cassa  derivanti dall’assunzione o dal rimborso di debiti o dal versamento o  dalla distribuzione di capitale.

            Questi strumenti devono essere utilizzati in modo integrato e  coerente per avere una visione completa ed esaustiva della situazione  economica e finanziaria dello studio odontoiatrico. Inoltre, devono  essere aggiornati periodicamente e confrontati con gli indicatori di  mercato e con i dati dei concorrenti per valutare la performance  relativa dello studio odontoiatrico.


            COME FARE UN BUDGET

            Per fare un budget per lo studio odontoiatrico, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:

            • Definire gli obiettivi economici e finanziari dello studio  odontoiatrico per un determinato periodo di tempo, solitamente un anno.  Gli obiettivi devono essere realistici, misurabili e coerenti con la  strategia e la visione dello studio odontoiatrico.
            • Stimare i ricavi previsti per lo studio odontoiatrico, basandosi sul  listino delle prestazioni, sul numero e sulla tipologia dei pazienti,  sul tasso di occupazione delle sedute, sulle tariffe applicate e sulle  eventuali promozioni o sconti. I ricavi devono essere suddivisi per  tipologia di prestazione e per fonte di pagamento (privati,  assicurazioni, convenzioni).
            • Stimare i costi previsti per lo studio odontoiatrico, basandosi sui  costi storici e sulle previsioni di variazione. I costi devono essere  suddivisi in costi variabili, che dipendono dal volume di attività  (materiali clinici, laboratori, manodopera diretta), e costi fissi, che  non dipendono dal volume di attività (affitto, utenze, personale  amministrativo, assicurazioni, consulenze, marketing). I costi devono  essere anche suddivisi in costi operativi, che riguardano le attività  ordinarie dello studio, e costi straordinari, che riguardano le attività  eccezionali o non ricorrenti (investimenti, manutenzioni,  ristrutturazioni).
            • Calcolare il risultato economico previsto per lo studio  odontoiatrico, sottraendo i costi dai ricavi. Il risultato economico può  essere espresso in termini assoluti (utile o perdita) o in termini  relativi (margine operativo o redditività).
            • Stimare i flussi finanziari previsti per lo studio odontoiatrico,  basandosi sui dati economici e sulle previsioni di incassi e pagamenti. I  flussi finanziari devono essere suddivisi in flussi operativi, che  derivano dalle attività ordinarie dello studio, flussi di investimento,  che derivano dall’acquisto o dalla vendita di attività immobilizzate o  finanziarie, e flussi di finanziamento, che derivano dall’assunzione o  dal rimborso di debiti o dal versamento o dalla distribuzione di  capitale.
            • Calcolare il risultato finanziario previsto per lo studio  odontoiatrico, sommando i flussi finanziari. Il risultato finanziario  può essere espresso in termini assoluti (cassa netta) o in termini  relativi (liquidità o solvibilità).

              Questi passaggi permettono di ottenere il budget economico e il  budget finanziario per lo studio odontoiatrico. Il budget economico  mostra la capacità dello studio odontoiatrico di generare un utile con  le sue attività. Il budget finanziario mostra la capacità dello studio  odontoiatrico di generare liquidità con le sue attività. Entrambi i  budget sono importanti per valutare la sostenibilità e la convenienza  dello studio odontoiatrico.


              Confrontare il budget con i dati reali

              Per confrontare il budget con i dati reali, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:

              • Raccogliere i dati reali relativi ai ricavi e ai costi  effettivamente realizzati in un determinato periodo di tempo,  solitamente un mese o un trimestre. I dati reali possono essere ottenuti  dalla contabilità o da strumenti gestionali dedicati.
              • Organizzare i dati reali in modo analogo a quello del budget,  suddividendoli per tipologia di ricavo e di costo, per fonte di  pagamento e per periodo di riferimento. I dati reali devono essere  espressi in termini omogenei a quelli del budget, cioè al netto di  imposte e contributi.
              • Calcolare gli scostamenti tra i dati reali e quelli del budget,  sottraendo i primi dai secondi. Gli scostamenti possono essere espressi  in termini assoluti (differenza) o in termini relativi (variazione  percentuale). Gli scostamenti possono essere positivi o negativi, a  seconda che i dati reali siano superiori o inferiori a quelli del  budget.
              • Analizzare gli scostamenti tra i dati reali e quelli del budget,  individuando le cause e le responsabilità degli stessi. Le cause possono  essere interne o esterne allo studio odontoiatrico, volontarie o  involontarie, prevedibili o imprevedibili. Le responsabilità possono  essere attribuite al titolare, al personale, ai fornitori, ai pazienti o  ad altri soggetti coinvolti nell’attività dello studio odontoiatrico.
              • Correggere gli scostamenti tra i dati reali e quelli del budget,  adottando le opportune misure correttive per eliminare o ridurre le  cause degli stessi. Le misure correttive possono riguardare la revisione  del budget, la modifica delle strategie e delle azioni dello studio  odontoiatrico, l’adozione di incentivi o sanzioni per il personale, la  negoziazione con i fornitori o i pazienti o l’attivazione di piani di  emergenza o di contingenza.

                Questi passaggi permettono di confrontare il budget con i dati reali e  di valutare la performance economica e finanziaria dello studio  odontoiatrico. Il confronto tra il budget e i dati reali è importante  per verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati e  per apportare le opportune correzioni in caso di scostamenti  significativi.


                Raccogliere i dati reali   
                     
                Per raccogliere i dati reali in modo efficace, è necessario seguire alcuni criteri fondamentali:

                • Tempestività: i dati reali devono essere raccolti e registrati in  modo puntuale e regolare, senza ritardi o omissioni, per evitare di  perdere informazioni rilevanti o di compromettere la qualità dei dati  stessi.
                • Completezza: i dati reali devono essere raccolti e registrati in  modo esaustivo e dettagliato, senza tralasciare o approssimare alcuna  voce di ricavo o di costo, per evitare di alterare la veridicità dei  dati stessi.
                • Affidabilità: i dati reali devono essere raccolti e registrati in  modo accurato e verificabile, senza errori o falsificazioni, per evitare  di distorcere la validità dei dati stessi.
                • Coerenza: i dati reali devono essere raccolti e registrati in modo  uniforme e omogeneo, seguendo le stesse modalità e le stesse regole del  budget, per evitare di creare confusione o incongruenze tra i dati  stessi.

                  Per raccogliere i dati reali in modo efficace, è consigliabile  utilizzare degli strumenti adeguati e automatizzati, come ad esempio un  software gestionale o un foglio di calcolo, che facilitino la  registrazione, l’organizzazione e l’elaborazione dei dati stessi.  Inoltre, è opportuno coinvolgere il personale dello studio odontoiatrico  nella raccolta dei dati reali, sensibilizzandolo sull’importanza e  sulla correttezza dei dati stessi.


                  Coinvolgere il personale   
                       
                  Per coinvolgere il personale nella raccolta dei dati reali, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:

                  • Informare il personale sugli obiettivi e sulle modalità del budget e  del confronto con i dati reali, spiegando il significato e l’utilità di  questi strumenti per lo studio odontoiatrico e per il personale stesso.
                  • Assegnare al personale dei ruoli e delle responsabilità chiare e  definite nella raccolta dei dati reali, stabilendo chi deve raccogliere e  registrare quali dati, quando e come.
                  • Fornire al personale gli strumenti e le competenze necessarie per  raccogliere e registrare i dati reali in modo efficace, ad esempio  fornendo un software gestionale o un foglio di calcolo, offrendo una  formazione adeguata o un supporto tecnico.
                  • Monitorare e controllare il lavoro del personale nella raccolta dei  dati reali, verificando la tempestività, la completezza, l’affidabilità e  la coerenza dei dati raccolti e registrati, correggendo eventuali  errori o anomalie.
                  • Valutare e premiare il lavoro del personale nella raccolta dei dati  reali, riconoscendo il merito e il contributo del personale al  raggiungimento degli obiettivi prefissati, offrendo incentivi o  gratificazioni in caso di buone prestazioni.

                    Questi passaggi permettono di coinvolgere il personale nella raccolta  dei dati reali e di migliorare la qualità e l’efficacia dei dati  stessi. Coinvolgere il personale nella raccolta dei dati reali è  importante per creare un clima di collaborazione e di fiducia tra il  titolare e il personale dello studio odontoiatrico, per aumentare la  motivazione e la soddisfazione del personale, per ridurre i rischi di  errori o frodi nei dati stessi.
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                    Redazione Odontoiatria Italia
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